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Circ. int. n. 72/doc – attività di screening D.S.A.

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Istituto Comprensivo Oggiono
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Circ. docenti n. 72                                                         Oggiono, 14/02/2017

 

Ai docenti

Istituto Comprensivo

 

 

Oggetto: attività di screening DSA

 

Nell’ambito del progetto Counseling per il corrente anno scolastico, in collaborazione con la dott.ssa Sangalli, sono in fase di programmazione alcuni interventi per le attività di screening dei disturbi specifici di apprendimento.

 

MOTIVAZIONE DEGLI INTERVENTI

Come previsto dalle nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico “è compito delle scuole di ogni ordine  e  grado,  comprese  le  scuole  dell’infanzia,  attivare,  previa apposita comunicazione  alle  famiglie  interessate,  interventi  tempestivi,  idonei  ad  individuare  i  casi sospetti di DSA degli studenti” (Legge 8 ottobre 2010 , n. 170).

L’introduzione di attività di screening nel contesto scolastico può quindi permettere un più precoce riconoscimento delle difficoltà di apprendimento. Tale attività non si configura in alcun modo come un mezzo per porre diagnosi di DSA, né pretende di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo, ma costituisce un prezioso strumento complementare a quello dell’osservazione e della valutazione delle competenze acquisite, quotidianamente messo in atto da parte delle insegnanti, con la finalità di individuare i soggetti a rischio.

Alcuni segnali di rischio per i disturbi specifici dell’apprendimento possono essere già osservati nella scuola dell’infanzia. “Un’accurata attenzione ai processi di apprendimento dei bambini permette di individuare precocemente eventuali situazioni di difficoltà. È pertanto fondamentale l’osservazione sistematica portata avanti con professionalità dai docenti, che in questo grado scolastico devono tenere monitorate le abilità relative alle capacità percettive, motorie, linguistiche, attentive e mnemoniche. Durante la scuola dell’infanzia è possibile individuare la presenza di situazioni problematiche che possono estrinsecarsi come difficoltà di organizzazione e integrazione spazio-temporale, difficoltà di memorizzazione, lacune percettive, difficoltà di linguaggio verbale.” (Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, Allegate al decreto ministeriale 12 luglio 2011).

L’utilizzo di questionari costruiti ad hoc per questa fascia di età permetterà quindi di affinare le capacità osservative degli insegnanti, per rilevare eventuali difficoltà e proporre interventi specifici e mirati, potenziando i prerequisiti dell’apprendimento e favorendo un più sereno ingresso nella scuola primaria.

Successivamente, nel corso dei primi anni della scuola primaria, gli strumenti di screening possibili si concentrano più specificatamente sulle abilità di letto-scrittura. L’utilizzo di prove standardizzate, proposte in finestre temporali definite nel corso dell’anno scolastico, anche in questa fase si pone la finalità di individuare i soggetti a rischio di DSA. La prestazione ottenuta alle prove somministrate costituisce per le insegnanti un ulteriore fonte di informazioni che viene inserita in un più ampio quadro tratteggiabile delle competenze acquisite fino a quel momento dal singolo alunno. Nel caso emergano particolari difficoltà, è possibile attivare interventi mirati di potenziamento con l’obiettivo di migliorare le prestazioni in lettura, ortografia e calcolo. In seguito, solo a fronte di miglioramenti poco significativi, si possono individuare quegli alunni maggiormente “a rischio”, per i quali le insegnanti possono suggerire alla famiglia un invio ai servizi specialistici per la valutazione diagnostica.

È infine fondamentale sottolineare che l’individuazione precoce di alunni con disturbi specifici dell’apprendimento, oltre a prevenire il consolidarsi di strategie e procedure inefficaci, gioca un ruolo primario nel limitare i danni “secondari” psicologici ed emotivi, contrastando la perdita di motivazione all’apprendimento, la bassa autostima e gli eventuali problemi relazionali con compagni e insegnanti.

 

Strumenti di screening

 

Scuola dell’infanzia

L’IPDA è un questionario, tarato sulla popolazione italiana, che mira a facilitare l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento, tramite l’utilizzo di una griglia osservativa che raccoglie numerose informazioni che gli insegnanti acquisiscono dall’interazione quotidiana con i bambini.

Il test valuta sia “abilità generali” (comportamento, motricità, comprensione linguistica, espressione orale, metacognizione, altre abilità cognitive) sia “abilità specifiche” (relative alla pre-alfabetizzazione sia alla pre-matematica).

La compilazione avviene in momenti specifici dell’anno scolastico, dopo un’attenta lettura del questionario e l’osservazione di almeno una settimana per poter rispondere precisamente a tutti gli item. L’osservazione del bambino nelle diverse aree contribuisce a delineare un profilo più preciso delle sue abilità e il punteggio globale ottenuto consente di individuare quei bambini “a rischio” e a proporre attività mirate, in un’ottica preventiva.

 

QUANDO

Mercoledì 1 marzo, durante l’incontro di Intersezione per soli docenti che si terrà presso la scuola secondaria, sarà presente la dott.ssa Sangalli, per illustrare gli strumenti e concordare modalità di somministrazione.

 

Scuola primaria

Per le classi prime della scuola primaria si propone di utilizzare il Dettato delle 16 parole del Prof. Giacomo Stella. Il test, somministrato in due momenti durante l’anno scolastico (fine gennaio-fine maggio), verifica le abilità raggiunte nella prima acquisizione della fase alfabetica e l’inizio di quella ortografica dal punto di vista meramente fonologico (sono escluse regole grafiche relative a punteggiatura, accentazione, apostrofi, doppie).

Le parole utilizzate per il dettato sono di difficoltà fonologica crescente, una bassa frequenza d’uso, un buon grado di immaginabilità e un alto grado di corrispondenza grafema-fonema.

Si utilizzano fogli con righe o quadrettoni normalmente usati dal bambino nel corso dell’anno. Si possono dettare un paio di parole di prova su un altro foglio, ma il dettato una volta iniziato non deve essere interrotto.

La quantità di errori commessi e il tipo di errori possono aiutare a individuare i bambini con maggiori difficoltà, per i quali in seguito proporre esercizi e attività più specifiche di potenziamento. La somministrazione di una seconda prova in un momento più avanzato dell’anno consente di evidenziare i miglioramenti emersi o l’eventuale persistere di difficoltà.

 

QUANDO

Appena possibile, non oltre la fine del mese di febbraio, le docenti di lingua italiana delle classi prime provvederanno a somministrare il dettato in allegato e a correggerlo, secondo le modalità indicate. Si raccomanda di individuare un somministratore esterno alla classe.

Martedì 7 marzo la dott.ssa Sangalli sarà presente durante l’incontro di area per un momento di confronto con i docenti.

 

Per il corrente anno scolastico, la tempistica non consente interventi sulle classi seconde in quanto è prevista una prima prova ad inizio anno scolastico. Nello specifico le prove di lettura MT valutano le capacità di lettura ad alta voce e le capacità di comprensione, creando una situazione simile a quella dei normali compiti scolastici.

Vengono somministrate nella parte iniziale dell’anno scolastico; fuori dall’ambiente scolastico, verranno utilizzate in sede di valutazione diagnostica da parte delle équipe multidisciplinari certificate. La prova di lettura va svolta individualmente per valutare le abilità di lettura in termini di velocità e correttezza, mentre è possibile la somministrazione in gruppo per valutare la comprensione.

Per le abilità di scrittura invece si propone una prova di scrittura di parole e non parole tratto dalla batteria DDE-2, per valutare eventuali problematiche di disgrafie e disortografia.

Ci si riserva di attivare tale screening dal prossimo anno.

 

Nel Collegio Docenti del 21 febbraio avremo modo di confrontarci su quanto sopra indicato e per raccogliere eventuali proposte.

 

Cordiali saluti.

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Anna Panzeri

 

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